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Barcellona-Napoli: un match di Champions League equilibrato

Barcellona-Napoli: un match di Champions League equilibrato

6 marzo 2024
La gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League di martedì ore 21:00 allo stadio Olimpico di Barcellona tra i catalani locali e il redivivo Napoli di Francesco Calzona, si presenta molto equilibrata. Si tratta infatti di un match in cui da un lato ci sono i blaugrana con numerose assenze, e dall’altro gli azzurri che sembrano essere tornati quelli dell’anno scorso quando alla guida c’era il neo CT della nazionale Luciano Spalletti. Il match sarà seguito in tutta Italia poiché in caso di esito positivo per il Napoli, spalancherebbe le porte ad una quinta squadra il prossimo anno.

Barcellona: quando le certezze vengono a mancare

Il Barcellona per la gara di ritorno di Champions League contro il Napoli in programma alle ore 21.00 di martedì 12 marzo allo Stadio Olimpico di Montjuïc oggi denominato Lluís Companys per inagibilità causa lavori del mitico Nou Camp, non potrà fare affidamento sulla coppia di stelle il centrocampista 21enne spagnolo Pedro González López noto come Pedri e il 26enne olandese pari ruolo Frenkie De Jong. I Blaugrana all’andata sono stati fermati sull'1-1 dai campioni d'Italia in carica nel loro primo incontro il mese scorso, quando dopo il primo gol messo a segno da Robert Lewandowski hanno subito il pareggio di Victor Osimhen, mantenendo la situazione in parità in vista del ritorno. Nel frattempo il Napoli ha iniziato a ritrovare la forma vincendo le ultime due partite di Serie A sul campo del Sassuolo (1-6) e in casa con la Juventus (2-1). Il Barcellona invece ha trovato un po' più di difficoltà; infatti, dopo la sontuosa vittoria in casa con il Getafe (4-0) ha pareggiato a reti inviolate contro l'Athletic Club Bilbao nell’omonima città dei Paesi Baschi. A parte questo risultato poco convincente, a sconvolgere i piani dell’allenatore Xavi Hernandez sono stati gli infortuni di due importanti giocatori. Il tecnico infatti con molta probabilità non potrà contare su Pedri e De Jong contro il Napoli: il primo ha riportato un infortunio al quadricipite destro e il secondo una distorsione al legamento della caviglia destra, e ciò dovrebbe escluderli dalla gara di ritorno del 12 marzo. Il Barcellona tuttavia come dichiarato dallo stesso Xavi giocherà per i propri tifosi e per mettere a tacere i critici che adesso ritengono la squadra in difficoltà non solo sul piano del gioco ma anche in termini numerici. L'allenatore nonostante ciò, ha detto di non sentire la pressione di fronte alle critiche rivolte al suo team, le cui possibilità di difendere il titolo della Liga sono diminuite, poiché si trova al terzo posto in classifica con 54 punti, dietro alla capolista Real Madrid e al sorprendente Girona. L'ex capitano del Barcellona ed abile nel tiki-taka ​​che il mese scorso aveva dichiarato che si sarebbe dimesso a fine stagione dopo una serie di scarsi risultati, ritiene che l'andata in casa del Napoli visto il pareggio può consentire alla sua squadra di superare il turno e approdare ai quarti della massima competizione europea per club. Queste dichiarazioni il tecnico le ha espresse sottolineando che all’interno dello spogliatoio ci sono entusiasmo, speranza e motivazione per arrivare a centrare il suddetto obiettivo.
 

Napoli: un giorno all’improvviso si riscopre grande

Moltissimi tifosi del Napoli e l’allenatore spagnolo del Barcellona, non si aspettavano che gli azzurri dopo l’esonero di Walter Mazzarri e il subentro di Francesco Calzona potessero ritornare a giocare sui livelli dell’anno scorso. Il nuovo tecnico infatti è riuscito ad ottenere un pareggio e due vittorie consecutive rispettivamente a Cagliari (1-1) il primo e a Sassuolo e al Maradona contro la Juventus le altre due. Il 44enne tecnico attualmente ancora in carica come CT della nazionale slovacca che parteciperà per la prima volta ad un campionato europeo, essendo un fine conoscitore dell’ambiente napoletano è stato indubbiamente facilitato nel compito. Francesco Calzona infatti all’ombra del Vesuvio è stato il vice sia di Maurizio Sarri che di Luciano Spalletti (il primo anno), ed in entrambi i casi con ottimi risultati dal punto di vista tecnico-tattico. Oggi come dimostrano le due vittorie consecutive in campionato, i tifosi azzurri parafrasando il celebre ritornello che ogni domenica accompagna la squadra in casa e fuori ossia un giorno all’improvviso, sono convinti che sia tornato grande. Il merito principale di Francesco Calzona è stato quello di aver riportato in un lasso di tempo decisamente breve l'armonia all’interno dello spogliatoio e di aver ridato fiducia ai giocatori nei propri mezzi. A dimostrazione di ciò, basta ascoltare le dichiarazioni dei singoli uomini a disposizione come Anguissa e Raspadori che in interviste televisive hanno confermato di aver subito carpito gli insegnamenti del Mister e ritrovato insieme agli altri compagni l’armonia tanta desiderata. Gli azzurri oggi appaiono molto più in palla, maggiormente dinamici, con un’identità di gioco e soprattutto sembrano aver apprezzato il ritorno al 4-3-3 a loro tanto caro, poiché è stato il modulo che l‘anno scorso gli ha consentito di vincere il terzo scudetto da record della storia del club partenopeo. A questo punto il 12 marzo sarà il campo a dire se effettivamente il Napoli è tornato ai suoi livelli ottimali e quali obiettivi potrebbe realmente raggiungere in Europa e in Italia. Con un Victor Osimhen ritornato a tempo pieno dopo la Coppa d’Africa, un Kvincha Kvaratskhelia in gran forma e autore di due gol consecutivi, e un Stanislav Lobotka che il tecnico Francesco Calzona conosce benissimo in quanto pedina del centrocampo della sua nazionale slovacca, per la tifoseria è lecito sognare cosa che fino a meno di un mese fa sembrava soltanto un’utopia.