Il campionato inglese di rugby, la Premiership, continua a catalizzare l'attenzione degli appassionati, con i Northampton Saints attualmente in testa alla classifica, seguiti da Bristol Bears e Saracens. Quest'ultimo ha sorpreso tutti con l'acquisto di Fergus Burke, proveniente dai Crusaders, nel tentativo di sostituire il leggendario Owen Farrell e di mantenere alta la competitività e la passione degli appassionati e dei tifosi del team londinese.
Le prossime partite si preannunciano cruciali per definire le posizioni in vista dei play-off, con incontri impegnativi per tutte le squadre.
Un campionato per intenditori
Con ancora negli occhi le partite del torneo Sei Nazioni di Rugby e le giocate della squadra azzurra, gli appassionati rivolgono ora la propria attenzione ai campionati nazionali.
E per i veri intenditori cosa c'è di meglio che concentrarsi sulla
premiership inglese? Il torneo, uno dei più longevi, raggruppa, infatti, le squadre e i giocatori più forti del Regno Unito e tiene avvinti milioni di tifosi, animando spesso le serate nei pub.
La stagione passata ha visto prevalere i
Saracens, che, negli ultimi anni, si è alternato all'Exeter nella conquista del titolo. A quattro giornate dal termine della regular season, non sono però queste le squadre a guidare la classifica: la vetta è occupata stabilmente dai
Northampton Saints, a secco di titoli dal 2013.
Chiaramente si tratta ancora di una
classifica provvisoria, soprattutto considerando che le prime quattro squadre sono divise da un pugno di punti, inoltre è pur sempre la fase di regular season: le
semifinali e la
finale rimetteranno tutto in gioco e non è da escludere che qualche squadra si stia tenendo in tasca qualche
asso da calare solo nelle partite decisive.
La ripresa dopo una pausa di 3 settimane
Il turno del 20 e 21 aprile riapre il torneo dopo 3 settimane di fermo. Tutte le compagini hanno approfittato della pausa per riprendere fiato, e, in alcuni casi, per
recuperare giocatori in condizioni fisiche non ottimali.
Le squadre di bassa classifica si ricompattano per il rush finale, mentre i team lanciati verso i play-off organizzano strategie e tattiche.
Osservando le statistiche, colpisce la
forza realizzativa dei
Saracens e dei
Bristol Bears: le due squadre segnano moltissimo e lasciano sul campo relativamente pochi punti. Come succede in molti sport, ciò non garantisce automaticamente la testa della classifica, come dimostra proprio il caso dei
Saints, in vetta con una differenza punti piuttosto esigua, ma con
meno sconfitte delle avversarie. Evidentemente la squadra di Northampton riesce a ottimizzare le proprie performance, segnando quanto basta per staccare gli avversari. Ciò non toglie che le prestazioni dei Saracens e dei Bears lascino presagire che il risultato finale non può essere assolutamente dato per scontato. Seguire il link per verificare tutte le
quote per le scommesse sul risultato finale.
Proprio dal mondo delle previsioni viene la conferma che i Saracens non possono essere ancora dati per vinti. Molti esperti danno il team allenato da Joe Shaw come il vero favorito per la vittoria finale. Ma, prima di proiettarci sui play-off, è utile un'
analisi dei match che si presentano ai diversi team fino alla chiusura della regular season.
Quattro squadre e quattro match
La capolista
Northampton affronterà in sequenza Leicester Tigers, Harlequins, Gloucester Rugby e Bath Rugby, mentre i
Saracens se la vedranno con Gloucester Rugby, Bath Rugby, Bristol Bears e Sale Sharks.
Più impegnativo il percorso dei
Bristol Bears, impegnato in due scontri diretti, con i Saracens e con gli Harlequins, e degli stessi
Harlequins, che se la vedranno sia con i Bears che con la capolista Northampton.
Sulla carta il
percorso dei Saints sembrerebbe il più
agevole, ma non bisogna dimenticare che le squadre di bassa classifica venderanno cara la pelle, visto il poco tempo per arrampicarsi in zone sicure.
Sicuramente il match tra i Saracens e i Bears servirà a capire quali siano le reali possibilità della squadra della Cornovaglia. Il match metterà di fronte i
due team più aggressivi e sicuramente promette spettacolo, visto che finora i giocatori non si sono mai risparmiati e non si sono mai trincerati dietro strategie difensive.
Le novità del mercato
Sono ancora i Saracens di Londra a fare notizia in queste ultime settimane, e stavolta il motivo è un
colpo di mercato, mirato alla sostituzione del campione più significativo del team rossonero: dalla lontana Nuova Zelanda approda alla corte del DOR (director of Rugby) Mark Mc Call il mediano di apertura dei Crusaders, Fergus Burke.
A lui il compito non facile di
sostituire Owen Farrell, il capitano simbolo della squadra che, con la sua visione del gioco e le sue imprese, costituisce la
testa tattica e strategica della squadra.
Fergus Burke, classe 1999, vuole rappresentare il futuro del team londinese. A lungo anche nel mirino dei Glasgow Warriors, con Gregor Townsend che aveva pensato di farne l'erede di Finn Russel, Burke approda nella massima divisione inglese con
molte aspettative. Il suo passaggio, frutto delle origini inglesi della madre, lo rende anche un giocatore facilmente
gestibile finanziariamente, perché non bisogna dimenticare che le squadre inglesi di Rugby devono sempre sottostare al
Salary Cap. Sebbene contestata proprio dal team dei Saracens, più volte multato per non aver rispettato le regole che disciplinano i tetti salariali, la norma, attiva dal 1999:
-
mira alla preservazione della sostenibilità finanziaria dei club e del torneo stesso;
-
interviene con penalità molto forti sulle squadre che dovessero superare i limiti di ingaggio molto precisi indicati per i giocatori internazionali.
Se la
scommessa dei Saracens su un giocatore a cui rimane ancora molto da dimostrare sia vincente, lo vedremo molto presto, e con noi il pubblico londinese, molto scettico sulla sostituibilità di un campione con la visione di gioco di Owen Farrel.