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Quale sarà la posizione finale delle big del torneo Sei Nazioni?

Quale sarà la posizione finale delle big del torneo Sei Nazioni?

11 marzo 2024
Indipendentemente dall’esito dei match del quarto turno del Sei Nazioni di rugby, per delineare la classifica finale e le posizioni delle tre big occorre aspettare l’ultima giornata. In base al risultato dell’incontro che vedrà opposta a Dublino l’Irlanda alla Scozia, si potrà infatti sapere se quest’ultima otterrà il secondo o il terzo posto. Lo stesso discorso riguarda l’Inghilterra impegnata a Marsiglia contro i francesi. I bookmaker in tal senso hanno stilato delle quote eloquenti che potrebbero però cambiare proprio dopo i suddetti incontri dell’ultima giornata del torneo.

Irlanda: il primo posto nel torneo è blindato

La squadra di rugby irlandese è considerata una delle migliori del globo, anche se non ha mai vinto la Coppa del Mondo. Il team infatti vanta un’impressionante palmares che include 23 trionfi nel Sei Nazioni e continui piazzamenti ai vertici del ranking di questo sport. Il 15 irlandese ha raggiunto questi risultati, grazie sempre ad accurate selezioni dei commissari tecnici che si sono alternati nel corso degli anni. La squadra attuale è formidabile poiché vanta giocatori del calibro di Peter O'Mahony, Josh van der Flier, Caelan Doris e Jamie Roberts con quest’ultimo che seppur 37enne è probabilmente il miglior difensore al mondo. Il risultato ottenuto quest’anno al torneo Sei Nazioni è tuttavia attribuibile al pacchetto difensivo del team, anche se la squadra allenata da Andy Farrell vanta il mediano d’apertura Jack Crowley e altri importanti e validi giocatori come David Kilcoyne, Joe McCarthy, Ryan Baird e Jacob Stockdale. Con la vittoria nel Sei Nazioni di quest’anno da parte del team verde, per gli scommettitori non resta che puntare sull’accoppiata non in ordine ossia stabilire quali team si saranno piazzati alle sue spalle.

Inghilterra: un buon piazzamento in proiezione futura

La squadra inglese di rugby è una di maggior successo in questo sport. Ad oggi, tuttavia rimane l'unica dell'emisfero settentrionale a non aver mai vinto la Coppa del Mondo. Tuttavia è stata la prima a raggiungere la vetta del ranking rugbistico, e nel torneo Sei Nazioni è quella che ha ottenuto il maggior numero di vittorie ossia 39 a pari merito con il Galles con la prima nell’anno 1883. L'Inghilterra dopo la delusione nell’ultima Coppa del Mondo per piazzarsi alle spalle degli irlandesi e quindi far capire a questi ultimi che magari già dall’anno prossimo sarà una squadra da temere, dovrà dare il massimo nell’ultimo match da disputare a Marsiglia contro la Francia. Questo delicato ruolo dovranno svolgerlo soprattutto i difensori in modo da contrastare le prime linee transalpine come Romain Taofifénua e lo specialista nei drop e sui calci piazzati Thomas Ramos. Il primo ha già messo a segno due mete in 43 presenze con la casacca dei Bleus, mentre il secondo nato a Mazamet un piccolo e bellissimo villaggio situato in Occitania e nello specifico nella regione del Tarn, se in stato di grazia, con la sua abilità con i piedi può davvero far male agli inglesi e da qualsiasi distanza. Il coach Steve Borthwick tuttavia ha sempre dimostrato di leggere bene le gare prima e durante il loro svolgimento, per cui sicuramente anche per il delicato match in Francia saprà trovare delle soluzioni adeguate.
 

Scozia: concludere alla grande un ottimo Sei Nazioni 

La squadra di rugby scozzese è anch’essa una delle formazioni più importanti del mondo e che ha vinto il Sei Nazioni ben 22 volte, risultato questo che attualmente la colloca in quinta posizione a sola una vittoria dall’Irlanda che però aggiudicandosi questa edizione del torneo, raggiungerà i 24 successi nella manifestazione. I risultati lusinghieri ottenuti quest’anno dalla nazionale scozzese di rugby, sono addebitabili al coach Gregor Townsend che nonostante il trionfo nella Calcutta Cup ha apportato coraggiosamente alcune modifiche. Nello specifico ha preferito più volte far sedere in panchina l'ex capitano Jamie Ritchie sostituendolo con Andy Christie che non ha deluso le sue aspettative. Si tratta infatti di un 24enne che gioca come ala di terza linea (flanker) abile in velocità e in grado di aperture eccezionali verso la meta per i suoi compagni. Anche il pacchetto difensivo degli scozzesi non è per nulla male; infatti, si tratta di quello composto da Ali Price e Kyle Rowe. La Scozia con questi uomini proverà quindi nell’ultimo match del Sei Nazioni in programma il 16 marzo in Irlanda, a mettere in difficoltà il forte team verde e in particolare contando sull’eccellente triangolo che il coach Townsend ama schierare ossia quello composto dalle ali Duhan van der Merwe e Abraham Jurgens Steyn noto con l’appellativo di Braam al fianco dell’insostituibile Huw Jones, mentre in mediana potrà contare su Finn Russell con accanto George Horne, probabilmente in sostituzione di Ben White. Infine una nota di merito va fatta anche per la prima linea del team scozzese che Townsend ha praticamente schierato in tutti i match di questa edizione del Sei Nazioni. Nello specifico prevede Pierre Schoeman sul lato sinistro, Zander Fagerson in quello destro e George Turner come tallonatore. Per il match in casa irlandese il coach probabilmente confermerà anche la coppia di seconde linee composta da Grant Stuart Gilchrist e Nick Cummins, che durante tutto l’arco della manifestazione gli hanno sempre garantito il top. Il coach Townsend tuttavia a gara in corso potrebbe puntare anche su altri uomini forti come Sam Skinner e Jamie Ritchie nonché sul mediano di mischia Gerwyn Price nonostante i suoi 39 anni.