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Sorprese e conferme dopo il secondo turno - cosa aspettarsi dal torneo Sei Nazioni 2024

Sorprese e conferme dopo il secondo turno - cosa aspettarsi dal torneo Sei Nazioni 2024

15 febbraio 2024
Al termine del secondo turno del Sei Nazioni di Rugby, il torneo entra nel vivo. La classifica parziale vede l'Irlanda guidare a punteggio pieno, con due vittorie e due bonus, inseguita dall'Inghilterra, che la tallona a due lunghezze di distacco.
La seconda giornata ha messo in evidenza la rinascita della Francia e le difficoltà del Galles, chiamate entrambe a confermare e dare segnali di ripresa.
L'Italia, reduce da una sconfitta senza storia, si opporrà ai cugini d'oltralpe in una sfida tutt'altro facile, dove dovrà mettere in campo valore tecnico, testa e orgoglio.

Irlanda sempre più avanti - si va verso una riconferma?

Archiviata la seconda giornata del torneo Sei Nazioni 2024, ci sono alcuni punti fermi definiti dai risultati sul campo, per esempio lo stato di forma della compagine irlandese, e che alcune squadre si trovano ancora in fase di rodaggio, come la Francia, che all'esordio ha perso in maniera pesante proprio dalla squadra del quadrifoglio e nella seconda giornata ha dominato contro il Scozia.
L'Irlanda procede invece nel suo cammino regolare, anche se non incanta. La vittoria contro l'Italia è stata scontata nella seconda parte, ma il team italiano ha messo a tratti in difficoltà la squadra biancorossa, e anche contro il Galles la partita è stata tesa, con un risultato tirato che evidenzia la difficoltà dell'incontro.

Il team Irlandese è sicuramente quello che ha impressionato di più. La squadra allenata da Andy Farrell ha giocato in scioltezza e si è potuta permettere anche una giornata non esemplare del suo campione Croawley, che, forse anche complice il vento, è stato meno incisivo che in altre circostanze.
Le mete sono comunque arrivate da Lowe e Henshaw, il primo votato anche come MVP dell'incontro.
L'Italia non è riuscita a entrare in partita, e se il capitano azzurro Lamaro parla di dettagli che non hanno funzionato, l'impressione è che ci sia stata una preparazione non adeguata dell'incontro e forse anche troppa soggezione di trovarsi al cospetto di un team eccezionale come quello di casa.
Se la partita contro l'Italia potrebbe non essere ritenuto un test particolarmente impegnativo, almeno per come si è svolto, l'Irlanda rimane comunque impressionante per il suo stato di forma e per le mete che riesce a mettere a terra.
Al termine delle prime due giornate, domina la classifica a punteggio pieno, con due vittorie e i due bonus per il numero di mete. Sicuramente il prossimo match contro il Galles darà indicazioni più attendibili, di seguito il link alle quote per le scommesse sul Sei Nazioni di Rugby, e più ancora il confronto del 9 marzo contro la diretta inseguitrice, l'Inghilterra.

Conferme e sorprese dalla seconda giornata

La seconda giornata del Sei Nazioni di Rugby ha presentato anche alcune riscosse. Tra queste sicuramente quella della Francia. Reduce da una sonora sconfitta, nel primo turno contro l'Irlanda, il team francese si è imposto sulla Scozia con una prestazione molto convincente.
Il team guidato da Fabien Galthié soffre sicuramente l'assenza del suo capitano simbolo, il super campione Antoine Dupont, rimasto a casa dopo la decisione di concentrarsi sul rugby a 7 per provare la conquista della medaglia olimpica nei giochi casalinghi della prossima estate. Il sostituto a sorpresa, il numero 8 Gregory Alldritt, per quanto da anni titolare inamovibile e sicuramente non giocatore alle prime armi, sta ancora prendendo le misure del nuovo ruolo di guida.
Contro la Scozia le dinamiche hanno funzionato in maniera più fluida, e la sensazione è che la squadra d'oltralpe possa dire la sua sul risultato finale.
L'Inghilterra si impone sui cugini gallesi. Per quanto avanzi a punteggio pieno, senza conquistare punti bonus, il team inglese rappresenta ancora un'incognita. Finora ha affrontato avversarie che le hanno permesso di nascondere grandi carenze, ma la sensazione che rimane è quella di una compagine non ancora al top.

Il terzo turno di coppa - la prova della verità?

Il terzo turno del torneo Sei Nazioni si svolgerà nel fine settimana del 24 e 25 febbraio. La pausa di 2 settimane servirà ai team per studiare le prestazioni offerte finora e per prepararsi alla fase più dura del torneo.
L'Irlanda capolista si vedrà opposta al Galles. Per i verdi si tratta della prova del nove del loro effettivo valore, mentre per i dirimpettai di Cardiff, che con due sconfitte condividono con gli azzurri la coda della classifica, devono far capire se si debbano già considerare fuori dai giochi oppure se è possibile un colpo di reni che li riporti in corsa e che, soprattutto, freni la marcia trionfale della squadra di Farrell.
Inghilterra - Scozia, almeno sulla carta, rappresenta il match più equilibrato e dal risultato incerto. Da questo risultato potrebbe emergere la vera terza incomoda in una gara che vede come forze dominanti Irlanda e Francia.
La Francia invece si trova ad affrontare un turno che gli esperti internazionali definiscono propizio. Il match del 25 febbraio li vede infatti ospitare la nostra nazionale. Conoscendo il team francese, non ci saranno sconti o sottovalutazioni, e questo significa che la nostra squadra dovrà presentarsi all'appuntamento preparata a giocarsi punto su punto. Questo non solo per raggiungere la prima vittoria e allontanare lo spauracchio dell'ennesimo whitewash (il premio, di cui non andare troppo fieri, per la squadra che perde tutte le partite del torneo), ma soprattutto per dimostrare che l'accesso del team azzurro nell'olimpo del rugby sta facendo crescere la qualità del gioco e movimentando una base forte di praticanti. Si tratta di una questione di orgoglio, perché l'Italia ha fatto passi da gigante in questi venti anni di sfide con le eccellenze europee e che il posto che occupa è meritato.
Contro l'Inghilterra siamo riusciti a dare una prova convincente. L'Irlanda ci ha sbaragliato fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Con la Francia ci aspetta una prova d'appello che non dobbiamo fallire.