Dopo i 16° di finale di Europa League, la Roma e il Milan avendo eliminato rispettivamente il Feyenoord e il Rennes sono pronte per disputare gli 8° di finale. Dall’urna di Nyon ai giallorossi è toccato il Brighton di Roberto De Zerbi, mentre ai rossoneri lo Slavia Praga che nella fase a gironi era inserito proprio con la Roma e in cui si è piazzato primo. Per la squadra di Daniele De Rossi si tratta di un avversario che per il bel gioco è una rivelazione della Premier League inglese, mentre per quella di Stefano Pioli si tratta di un team solido, tatticamente valido e con ottime individualità.
Brighton: l’avversaria della Roma
La
Roma che in campionato grazie alla cura De Rossi è rinata tanto da attestarsi in zona
Champions, dall’urna di
Nyons ha pescato il
Brighton di
Roberto De Zerbi. Il match di andata valido per gli ottavi di
Europa League si giocherà all’Olimpico alle ore 18:45 del 7 marzo. La squadra inglese è sicuramente un avversario ostico per i giallorossi poiché seppur di recente è entrata a far parte della
Premier League grazie alla
maestria del tecnico italiano
Roberto De Zerbi, pratica un
gioco divertente,
moderno e a tutto campo. Questo atteggiamento tattico gli ha tra l’altro permesso di attestarsi in classifica a ridosso delle big del campionato inglese, mentre a riguardo dell’allenatore va detto che è diventato uno dei più
ricercati sul mercato e quindi il prossimo anno potrebbe passare in qualche top club.
Con quale modulo gioca il Brighton di Roberto De Zerbi?
Chi non conosce il
modulo di gioco del Brighton a giusta ragione cerca di informarsi per sapere come Roberto De Zerbi lo ha impostato e soprattutto quali sono le
tattiche che gli hanno consentito di mettersi in evidenza non solo nella
Premier League ma in tutto il resto d’Europa.
Roberto De Zerbi, è un tecnico di 44 anni nativo di Brescia che da calciatore ha vestito anche la maglia del Napoli contribuendo al ritorno in
Serie A di quest’ultimo con la gestione De Laurentiis. Nonostante sia giovane da allenatore ha già allenato nell’ordine il
Sassuolo e lo
Shakhtar Donetsk. Oggi alla guida del
Brighton pratica un gioco da molti definito alla
Pep Guardiola e a cui lo stesso De Zerbi ha pubblicamente dichiarato di ispirarsi. Il Brighton infatti se lo si osserva attentamente sembra sul piano del gioco
simile al Barcellona e al
Manchester City, ossia due team che il suddetto tecnico spagnolo oggi proprio alla guida degli inglesi ha allenato e con una filosofia di gioco basata principalmente sul
possesso palla ossia sul classico
tiki-taka e su un 4-2-4-1 che induce qualsiasi avversario a
muoversi in continuazione rivoluzionando i propri schemi difensivi. Premesso ciò, tornando al
Brighton va altresì aggiunto che per volere del tecnico De Zerbi la squadra predilige gli
avversari che attaccano poiché riesce a muoversi bene negli spazi stretti e di conseguenza riesce spesso a
ripartire con micidiali contropiedi. Tuttavia in alcuni casi la
tattica potrebbe avere un effetto boomerang; infatti, se la squadra avversaria attua una pressione ben ponderata può avere la meglio. La
Roma di De Rossi per controbattere tatticamente l’atteggiamento degli inglesi dovrebbe
giocare a specchio in modo da evitare che il Brighton possa attaccarli e rischiare micidiali ripartenze, cosa che succede spesso in Premier League come si evince dai 40 gol subiti in 25 partite.
Slavia Praga: l’avversaria del Milan
Lo
Slavia in
Europa League negli scorsi anni è riuscito a superare ottavi e quarti di finale, dimostrando di essere una
squadra molto competitiva e in grado di mettere sotto anche team più titolati. Questi risultati li riesce a raggiungere grazie a giovani interessanti che si
amalgamano alla perfezione e ad altri
calciatori maggiormente esperti. Inoltre propone un sistema di gioco collaudato sia in casa che fuori. La squadra anche in questa edizione
dell’Europa League si è dimostrata ben solida in tutti i reparti e il merito principale va al tecnico
Jindrich Trpisovsky, che la guida dal 2017. In genere adotta un
modulo decisamente offensivo, ossia un 3-4-3 che però spesso cambia aggiungendo un difensore al posto di un centrocampista. Lo
Slavia Praga nella fase a girone della manifestazione si è classificata al primo posto ai danni della
Roma, costringendola a disputare un sedicesimo di finale andata e ritorno con il
Feyenoord e che i giallorossi hanno
eliminato soltanto ai rigori dopo aver pareggiato 1 a 1 sia a
Rotterdam che
all’Olimpico. La squadra ceca ovviamente si è assicurata la partecipazione agli
ottavi di Europa League come testa di serie.
Con quale modulo gioca lo Slavia Praga di Jindřich Trpisovsky?
Il mister dello
Slavia Praga ossia
Jindřich Trpisovsky generalmente ama far giocare la sua squadra in modo
molto aggressivo, e cioè con il modulo 3-4-3, integrato da una
marcatura e un
pressing alto. A seguito di ciò, riesce a limitare le
azioni offensive degli avversari specie se tecnicamente più attrezzati lasciando loro un spazio
ridotto tra centrocampo e difesa in modo che non possano trovare ampie praterie nelle azioni di rimessa e colpirli poi in contropiede con molti uomini. In
Europa League il tecnico del Slavia Praga a seconda della pericolosità dell’avversario di turno il suddetto 3-4-3 lo trasforma in un 4-3-3, quindi con un
assetto difensivo più chiuso. Il team di Praga in casa difficilmente lascia spazio agli avversari quindi il tecnico del Milan
Stefano Pioli ne deve tener conto nella partita di andata in programma alle ore 21:00 del 7 marzo. Segnare infatti quante più reti è possibile è importante poiché la
Fortuna Arena di Praga, è un fortino inespugnabile soprattutto in Europa, e anche la Roma (allenata a dicembre ancora da Mourinho) ne sa qualcosa, visto che è stata sconfitta con un 2 a 0 e senza alibi. Tra i giocatori di maggior talento dello
Slavia Praga vanno segnalati il centrocampista norvegese di origini greche
Christos Zafeiris, e l’esterno d’attacco
Matej Jurasek nazionale ceco.