Vincitrice nell’anno 2023 del Sei Nazioni, l'Irlanda dopo aver dolorosamente abbandonata la Coppa del Mondo ai quarti di finale ad opera degli All Blacks neozelandesi, si è concentrata sul prestigioso torneo europeo 2024 con l’intenzione di centrare il bis. La squadra infatti ad eccezione della suddetta sconfitta patita in terra francese, nell’anno 2023 ha dominato in lungo e in largo attestandosi al primo posto del ranking mondiale. Inoltre ha collezionato una serie di 17 vittorie consecutive, tra cui la più prestigiosa è quella ottenuta sulla compagine sudafricana vincitrice della massima competizione mondiale ai danni della quotata Nuova Zelanda.
Un nuovo capitano per la corazzata Irlanda
L’Irlanda in questa nuova edizione del torneo
Sei Nazioni di rugby, è ancora una volta la squadra da battere e ciò è dimostrato già dai primi tre vittoriosi turni. Il team inoltre si presenta con un nuovo capitano; infatti, la figura talismanica di
Johnny Sexton ha lasciato il palcoscenico e al suo posto è subentrato il mediano d’apertura Peter O'Mahony. Quest’ultimo per occupare il prestigioso ruolo era in corsa con altri artisti della palla ovale ossia giocatori del calibro di
James Ryan,
Garry Ringrose e
Iain Henderson, ma il coach
Andy Farrell ha scelto il primo in quanto aveva assunto indossato la fascia in dieci occasioni dall'inizio dei test e talvolta anche durante le sue 101 presenze in nazionale.
O'Mahony del resto si è dimostrato un servitore eccezionale sia per l'Irlanda stessa che per il Munster della Irish Rugby Football Union per circa 10 anni fino all'inizio di questa stagione, e ha capitanato i
Lions britannici e irlandesi nel loro primo test contro la Nuova Zelanda nel tour dell’anno 2017.
Il rugby irlandese: grandi giocatori con voglia di vincere
In
Irlanda il
rugby è una vera e propria religione come lo dimostrano i pienoni negli stadi quando la nazionale gioca partite del
Sei Nazioni. Il merito va soprattutto ai giocatori vincitori dell’ultima edizione, anche se quest’anno si sono ritirati il 38enne
Jonathan Sexton e il 36enne
Keith Earls quest’ultimo subito dopo aver disputato la
Coppa del Mondo. Nonostante ciò, per il team rugbistico irlandese la sconfitta rimediata nella suddetta competizione ad opera degli
All Blacks neozelandesi è stata solo un incidente di percorso. Per tale motivo la squadra cercherà di vincere di nuovo il Sei Nazioni e con il medesimo
Grande Slam ottenuto nel 2023, ossia cinque vittorie su altrettanti incontri disputati. La squadra infatti nella passata edizione del torneo ha sconfitto la
Francia di 13 punti, la
Scozia di 15,
l’Inghilterra di 14, il
Galles di 24 e l’Italia di 14 punti. Anche quest’anno gli stessi risultati non sono mancati e persino i margini di vittoria risultano sensibilmente aumentati, per cui si presume che il team irlandese possa tra qualche turno aggiudicarsi di nuovo il torneo e magari anche il
Grande Slam se nelle restanti due partite in programma il 9 marzo in Inghilterra e il 16 marzo in casa con la Scozia dovesse vincerle entrambe.
L’Inghilterra unico vero avversario dell’Irlanda nel Sei Nazioni
L'Inghilterra, attualmente a pari punti con
l’Irlanda campione uscente del
Sei Nazioni, affronterà i verdi nella penultima partita della manifestazione in programma in casa il 9 marzo. Allo stato attuale il team inglese appare l’unico vero avversario degli irlandesi; infatti, se escludiamo la
Francia che si è profondamente rinnovata dopo la cocente eliminazione in semifinale ad opera del
Sudafrica nel mondiale casalingo, per vincere il
torneo più prestigioso d’Europa, bisognerà che batta l’Irlanda nel suddetto match casalingo. In Inghilterra in tal senso c’è tantissimo ottimismo come lo dimostrano le dichiarazioni di
Ollie Chessum il più popolare rugbista della compagine inglese rilasciate a
TNT Sports. Nello specifico il 23enne giocatore ha riferito che la sua squadra non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno e che quindi il
ruolo di outsider è meritato. Inoltre ha sottolineato che per
l’evento clou del 9 marzo il team si sta allenando come non mai, poiché nutre tantissima fiducia e quindi ritiene che la fortissima compagine irlandese possa essere battuta grazie anche al pubblico amico dello stadio di
Twickenham che lo spingerà per tutto l’incontro con il suo assordante tifo. Ollie Chessum ha tra l’altro detto di non vedere l’ora della disputa dell’incontro con gli irlandesi per mettere in pratica ciò che stanno facendo in allenamento. Infine il giocatore che ha partecipato quattro volte al
Sei Nazioni, si è lussato una caviglia in allenamento nell’anno 2023, ma ha superato brillantemente questo problema a tal punto che è stato convocato cinque mesi dopo per la
Coppa del Mondo in Francia.
L’albo d’oro del Sei Nazioni: comanda l’Inghilterra
Prima dell’edizione 2024 del
Sei Nazioni di rugby,
l’Inghilterra e il
Galles sono le squadre che hanno vinto più volte la manifestazione ossia 39 successi a testa. A seguire ci sono la
Francia con 26 vittorie,
l’Irlanda con 23 titoli e la
Scozia con uno in meno ossia 22 successi. Delle sei partecipanti l’unica nazionale a non aver mai vinto è l’Italia, che al contrario ha fatto incetta del cosiddetto
Cucchiaio di Legno. Si tratta nello specifico di un riconoscimento ironico (se così si può definire) che viene attribuito a chi si piazza in ultima posizione. La
compagine azzurra ne ha collezionati ben 17 in 24 edizioni. Al contrario il team che vince le cinque partite in programma si aggiudica il
Grande Slam, mentre chi le perde tutte oltre al suddetto Cucchiaio di Legno rimedia anche il
Whitewash che letteralmente significa
imbiancata, ossia essere andati in bianco nel torneo.