L'Italia sabato 16 marzo torna a giocare al Millenium Stadium di Cardiff per affrontare il Galles. Gli azzurri dopo due sconfitte, il pareggio in Francia e la vittoria in casa con la Scozia proveranno a centrare il secondo successo con 4 mete (per un punto bonus) nel torneo Sei Nazioni 2024. In tal modo eviteranno l’ultimo posto e magari potranno arrivare anche terzi o quarti se l’Irlanda batterà la Scozia e la Francia perderà con l’Inghilterra. La sfida sarà dunque all’insegna dell’ultima meta e anche molto emozionante per entrambi i team che ne usciranno vincitori.
Italia: una partita importante per scrivere il futuro
Gonzalo Quesada commissario tecnico della
nazionale italiana di rugby, ha ufficializzato la lista degli atleti convocati per la trasferta di
Cardiff in programma
sabato 16 marzo e valevole per la quinta e ultima giornata del
Sei Nazioni 2024. In prima linea ci saranno
Pietro Ceccarelli assente per infortunio nel match contro la
Francia, ma che ha giocato e bene in quello casalingo con la
Scozia. In terza linea dovrebbero invece giocare
Sebastian Negri e
Lorenzo Cannone, entrambi assenti per infortunio contro Irlanda e Francia, mentre appare confermato il reparto dei tre quarti presente nei precedenti quattro match del torneo. Il gruppo dopo
l‘incontro dell’Olimpico vinto con gli scozzesi, si radunerà con tanta concentrazione verso la partita di Cardiff che chiuderà il
Sei Nazioni. Il commissario tecnico è convinto di far bene dopo le
belle prestazioni con
Francia e
Scozia, e che a suo avviso dovrebbero fornire l’input per continuare a migliorare e ad arrivare al prossimo impegno confermando quanto mostrato in campo. La squadra sempre secondo
Quesada in ogni settore ha dimostrato di essere cresciuta, e in vista del match in terra gallese punta molto su
Favretto che a suo avviso ha qualità importanti in particolare in rimessa laterale. Anche dagli avanti il CT azzurro si aspetta molto e in particolare da
Matteo Canali e
Leonardo Marin ossia giovani che rappresentano il
futuro dell’Italia rugbistica e in grado di colmare lacune storiche. Quesada tra l’altro ritiene che la quantità di giocatori ad alto livello che ha a disposizione in proiezione futura, saranno in grado di offrire molte più opzioni. Infine parlando dei gallesi, ha affermato di conoscere bene i loro sistemi di gioco e ciò gli serve molto per rendere il livello della sua squadra elevato a partire già dalla
sfida di Cardiff e guardando al futuro, ma con l’obiettivo primario di
evitare l’ennesimo ultimo posto nel torneo e ciò significa che crede di fare risultato o almeno ci spera in quest’ultima
importante gara del Sei Nazioni. Gli azzurri infine potrebbero persino
arrivare terzi nel torneo se dovessero vincere in Galles con un punto bonus ottenibile con 4 mete realizzate, con
l’Irlanda che batte la Scozia (cosa molto probabile) e non fa segnare a quest’ultima 4 mete che garantiscono il punto bonus e la contemporanea
sconfitta casalinga della Francia (senza bonus) con
l’Inghilterra.
Galles: un match da vincere per salvare l’onore
Il
Galles che il torneo
Sei Nazioni lo ha
vinto 39 volte come
l’Inghilterra di cui l’ultimo nell’anno 2021, cerca di salvare l’onore evitando di perdere e ritrovarsi in sesta posizione ossia dietro l’Italia che affronterà proprio in casa il 16 marzo. La sconfitta tra l’altro le consegnerà anche il
Cucchiaio di Legno che va alla squadra che nelle 5 partite del torneo non ne vince nemmeno una. Per fare in modo che ciò non accada, il CT neozelandese
David Gatland, punterà molto sul mediano di apertura
Sam Costelow, che tornerà titolare facendo accomodare in panchina
Ioan Lloyd come alla prima a Cardiff contro la Scozia. Con il suddetto giocatore quasi certamente troverà posto nel quindici iniziale anche il ventenne di Cardiff ex nazionale under 20
Martin Mackenzie ossia un terza linea. Il team, secondo indiscrezioni della stampa locale, probabilmente sarà modificato con alcuni altri innesti con in primis il pilone
Dillon Lewis visti gli infortuni di
Leon Brown ed
Archie Griffin. Anche l'esperto trequarti
Gareth Anscombe e il terza linea
Christ Tshiunza sono arruolabili dopo degli infortuni, per cui il CT quasi sicuramente li inserirà nella lista dei ventitré per il match casalingo con l’Italia. In
casa Galles si respira dunque
aria di ottimismo dopo un torneo che ha fornito fino ad ora soltanto delusioni e che attualmente colloca il prestigioso team all’ultimo posto in classifica con tre punti dietro alla nazionale azzurra che invece ne ha sette. L’allenatore si dice pronto per affrontare l’ultima gara del
Sei Nazioni di quest’anno, facendo sapere nel contempo che nelle ultime due partite
il team ha fatto passi avanti in termini di gioco e che quindi è pronto a
raccoglierne i frutti, cercando di imparare da queste esperienze e portare il tutto nel prossimo fine settimana. Detto ciò, è tuttavia importante sottolineare che il Galles è l'unica squadra a non aver ancora messo a segno un calcio di punizione nell'edizione 2024. A guidare la statistica c'è l'Inghilterra con sette, mentre il ventunenne gallese
Cameron Winnett è in testa alla graduatoria dei metri percorsi (191,6 m), ed è anche il secondo giocatore per guadagno territoriale (155,8 m) ad appena un metro dall'irlandese
James Lowe. In conclusione, possiamo dunque dire che
se l’Irlanda a Dublino batte la Scozia nell’ultima gara del
Sei Nazioni, si aggiudicherà il titolo ma senza però centrare il
Grande Slam ossia 5 vittorie su altrettanti
match, visto che
ha perso con l’Inghilterra a Twickenham. Quest’ultima ovviamente spera che gli scozzesi riescano invece a battere la capolista oppure a pareggiare in modo che un’eventuale vittoria in Francia (e con un bonus di 1 punto per 4 mete realizzate), possa assegnargli lo scettro di vincitrice della
secolare manifestazione rugbistica.